IL rapporto fra le professioni sanitarie e le varie specializzazioni mediche è oggi molto
forte ed è andato crescendo col crescere della condivisione della cultura EBM.
Lo vedremo oggi nella Consensus Conference AISLeC alla quale siete tutti invitati,
in programma a Milano il 22-24 novembre 2018.
Lo studio della biomeccanica dell’arto inferiore è anch’essa una disciplina che condividiamo, con test diagnostici validati e con paradigmi che via via si avvicinano alla descrizione sempre più fedele ed affidabile delle cause dei problemi di appoggio podalici e sovrasegmentali.
La podologia è stata sempre essenziale e centrale nei percorsi di prevenzione, nel trattamento e nella diagnosi precoce di tanti problemi clinici.
Ma la prevenzione la vediamo rappresentata spesso in podologia accostata ad un aggettivo.
Prevenzione “primaria” e “secondaria”... dunque una prevenzione che è realizzata solo dopo sia già successo qualche accidente (neuropatia, deformità, vasculopatia, lesioni preulcerative, ulcere, amputazioni).
Oggi dobbiamo parlare anche di prevenzione senza aggettivi: e la prevenzione senza aggettivi si fa grazie alla biomeccanica.
Anche una ipercheratosi va intercettata, anche una pronazione anomala o una sindrome supinatoria o un deficit sul piano sagittale va valutato e considerato in un progetto di prevenzione.
Questa è prevenzione senza aggettivi...
La prevenzione infatti si fa prima che un accidente avvenga, se no è trattamento o trattamento precoce...e non vera prevenzione. Noi non vogliamo fare solo prevenzione alle ulcere e prevenzione alle amputazioni o alle reamputazione.
Noi podologi e podiatri desideriamo lavorare anche sulla Prevenzione... con la “P” maiuscola e senza aggettivi:
e lo studio della biomeccanica dei nostri pazienti è in questo senso fondamentale.
È questo l’argomento che poi continueremo a sviluppare nel Congresso Mondiale di Napoli - Aprile 2019.